Disturbi dell’apprendimento: che fare?
Dislessia, disgrafia, discalculia, disortografia, ecc… sono solo alcuni dei disturbi detti dell’apprendimento, cioè quelle problematiche che in età evolutiva sono legate all’imparare qualche cosa. Il termine corretto per descrivere quest’area è “disturbi specifici dell’apprendimento”. Si riferiscono proprio alla specificità dell’oggetto da apprendere: lettura, scrittura, calcoli matematici. Molto spesso vengono identificati a scuola dalle insegnati, ma alcune volte nei casi più evidenti, anche i genitori si rendono conto che in quella particolare area il proprio figlio/a mette in evidenza una difficoltà. Dopo la segnalazione degli insegnati è importantissimo rivolgersi ad un centro in grado di effettuare una diagnosi specifica. Per effettuare una diagnosi è importante che ci siano una serie di criteri soddisfatti e solo l’aiuto di personale preparato attraverso l’utilizzo di test specifici è in grado di fare una discriminazione accurata del problema. Se gli insegnanti segnalano una difficoltà di vostro/a figlio/a prendetela con attenzione, non sottovalutatela, ma allo stesso tempo non fatene un problema prima di aver parlato con uno specialista. Molte volte si pensa subito ad un disturbo dell’apprendimento ma approfondendo magari ci sono altre difficoltà che solo un profesisonista può individuare. Sul territorio esistono i centri di neuropsichiatria e molti centri convenzionati con il sistema sanitario nazionale oppure centri privati. Chiedete consiglio alla scuola di vostro/a figlia sicuramente sapranno indirizzarvi al meglio avendo già avuto situazioni simili oppure chiedete al medico di famiglia che vi indicherà il centro AUSL più vicino e adatto.