Separazione e figli: riflessioni e indicazioni
La percentuale di coppie separate aumenta esponenzialmente ogni anno e di conseguenza crescono le famiglie mono-genitoriali e le famiglie allargate.
Nella mia pratica clinica incontro sempre più frequentemente bambini e ragazzi che hanno famiglie molto lontane da quelle tradizionali a cui eravamo abituati 10/20 anni fa.
Indubbiamente questo cambiamento generazionale comporta uno stravolgimento delle dinamiche interne ai nuclei famigliari e modificazioni delle percezioni di ciascun componente circa il suo ruolo e posizione oltre che una ridefinizione di nuovi equilibri affettivi e psicologici.
Questi cambiamenti devono essere tenuti in considerazione in modo particolare dai professionisti che si trovano a confrontarsi con minori che vivono queste nuove situazioni famigliari ma devo essere tenute in conto anche dai genitori e dalle figure educative che ruotano attorno al minore in questione.
Per quanto riguarda i genitori che si trovano a vivere questa esperienza, anche se è impossibile ed errato cercare soluzioni esaustive o manuali che dicano precisamente cosa fare per fare vivere il cambiamento e la separazione nel modo migliore possibile al proprio figlio, si possono indicare una serie di buone pratiche, dal mio punto di vista valide sempre (anche in altre circostanze o situazioni di “crisi”).
1. Chiarezza
Credo sia la parte più importante della gestione. Qualsiasi età abbia vostro/a figlio/a ha bisogno di capire che cosa sta succedendo tra papà e mamma e dentro la famiglia e l’unico modo per comprendere è avere delle informazioni e messaggi chiari dalle persone maggiormente informate. Sono consapevole che a volte le cose non sono chiare nemmeno per i genitori ma è necessario impegnarsi nel mandare messaggi il più chiari possibili, non ambigui. Altro aspetto legato alla chiarezza è l’accordo tra mamma e papà: nelle informazioni ci deve essere accordo tra mamma e papà, il bambino o ragazzo deve trovare le stesse risposte sia che si rivolga al papà sia che si rivolga alla mamma.
2. Sincerità
I bambini hanno bisogno di sapere la verità; certamente una verità che possono comprendere e comunicata in modo che possa venire compresa ma devono percepire che mamma e papà dicono la verità e sono sinceri. Questa credo sia una regola generale, non solo legata al momento della separazione, e che quindi a maggior ragione si applica a questa situazione critica.
3. Possibilità di contrattare e decidere
Potrebbe essere importante che il bambino o ragazzo possa entrare nella decisione di alcune cose che lo riguardano direttamente. Più sentirà di essere chiamato ad avere un ruolo attivo nelle decisioni che lo riguardano e migliore sarà probabilmente l’accettazione della nuova condizione famigliare.
4. Separazione problemi coniugali da genitorialità
Questo credo sia l’aspetto più banale ma più difficile da mettere in atto: non lasciar entrare nel rapporto con vostro figlio le difficoltà relazionali tra genitori, che in alcuni casi possono essere anche molto forti. Il bambino non deve essere messo in mezzo e ancor più strumentalizzato. Le cose dei genitori devono essere risolte dai genitori. Vostro figlio deve percepire che l’affetto che provate per lui/lei non c’entra con le difficoltà relazionali della vostra coppia. Se tenete fuori le vostre difficoltà di coppia dall’essere genitori potete prevenire anche il senso di colpa che può essere percepito dai bambini.
5. Gradualità nel proporre nuovi compagni/e
È frequente dopo una separazione, soprattutto nel caso di coppie giovani, che un genitore o entrambi, inizino una nuova relazione sentimentale. In questi casi credo debba valere il famoso “buon senso” e inserire questa nuova figura gradualmente tenendo in considerazione che il bambino ha bisogno di adattarsi alla nuova condizione di “separazione” e quindi più novità relazionali introduciamo e maggiore confusione potrebbe crearsi.
Questi sono solo alcuni degli “accorgimenti” che mi sento di esprimere e che sento validi un po’ in tutte le circostanze come in grado di rendere la separazione un evento si doloroso ma emotivamente gestibile attraverso la comprensione, il sostegno e l’affetto dei genitori.